La pirateria somala è ovviamente un fenomeno criminale ma da quali motivazioni nasce?
Cosa ha spinto i pescatori ad unirsi alle milizie di quartiere?
Quali sono le vere motivazioni di un aumento così ampio e rapido di questo fenomeno?
(la pirateria somala ha fatto crescere il numero degli attacchi di pirateria nel mondo del 21% in un’ anno).
Riguarda l’aumento della pirateria somala esistono due “correnti di pensiero”: la prima afferma che si tratti di un semplice fenomeno criminale che ha come primo e unico obbiettivo il denaro, la seconda che, pur riconoscendo l’evidente scopo di guadagno derivato dalla pirateria, attribuisce all’incremento di questa attività nel Golfo di Aden cause e motivazioni diverse legate a ditte straniere.
Nel 2004 migliaia di abitanti della regione somala del Puntland, uno degli stati autonomi della Somalia posizionato sulla costa nordest dello stato africano la cui principale risorsa economica è la pesca, si sono ammalati manifestando sintomi tipici di alcune forme di tumore.
La causa di questa “esplosione” di tumori che ha colpito la regione è probabilmente da attribuire hai molti container che lo tsunami, dopo aver colpito la regione, ha portato a riva.
Secondo le dichiarazioni di Nick Nuttall, un portavoce del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, i container contenevano molti tipi di rifiuti tossici tra cui materiali radioattivi, uranio, piombo,cadmio,mercurio e scorie chimiche.
Lo scarico di questi rifiuti era probabilmente da imputare alla ditta svizzera Achair Partners e all’azienda italiana di smaltimento rifiuti Progresso che avevano stipulato un patto con Ali Mahdi, uno dei leader dei ribelli Hawiye, che in quel periodo controllavano la regione, che gli permetteva di scaricare rifiuti tossici nelle acque somale,ovviamente pagando un prezzo molto inferiore rispetto ai costi di smaltimento in Europa.
L’inviato delle Nazioni Unite Ahmedou Ould-Abdallah sostiene che lo stesso fenomeno avviene ancora oggi.
Alla base delle motivazioni del sequestro della nave italiana Buccaner, con a bordo 16 persone avvenuto l’11 aprile ,sarebbe stata proprio questa attività.
Come affermato da Mohamoud Said Nur ,governatore della regione di Sanag , la nave venne sequestrata dalla “sicurezza locale” in quanto trasportava due container di rifiuti tossici destinati ad essere gettati nelle acque somale.
Ovviamente queste affermazioni furono respinte dall’armatore del Buccaner, la ditta Micoperi di Ravenna.
E’ possibile quindi individuare nel tentativo di difendere le proprie acque, tra l’altro una delle risorse principali del paese, l’appoggio dei pescatori ai pirati?
E’ possibile quindi individuare nel tentativo di difendere le proprie acque l’aumento di questo fenomeno criminale?
Come afferma il poeta ,rapper e musicista somalo-canadese K’naan : “ E’ tempo che il mondo dia al popolo somalo qualche garanzia sulla fine di queste attività illegali da parte dell’occidente, in cambio della fine della pirateria”
“Non vogliamo che l’Unione europea e la Nato servano da scudo per questi infami scaricatori di scorie nucleari. E’ vero che la pirateria è una questione di giustizia, ma di quale giustizia parliamo?”
“Com’è evidente in questi giorni, quelli che per alcuni sono dei pirati per altri sono dei guardiacoste”.
mercoledì 30 settembre 2009
martedì 29 settembre 2009
157 morti,1253 feriti allo "stadio 28 settembre" a Conarky,Guinea
Le cifre sono provvisorie, ma probabilmente non sapremo mai il numero reale di morti legati al massacro svoltosi ieri allo stadio di Conarky;questo perchè molti cadaveri sono stati immediatamente occultati.
Era una manifestazione contro la ricandidatura di Moussa DAdis Camara alle presidenziali,leader dei golpisti al potere dal 23 dicembre 2008.In vista della festa dell'indipendenza del 2 ottobre ogni manifestazione era stata vietata, già dalla mattina posti di blocco,lacrimogeni e manganelli avevano cercato di impedire l'afflusso dei manifestanti , nonostante tutto con scarso successo.
Lo stadio ha iniziato a riempirsi e a fine mattinata c'erano più o meno 25000.
Secondo le testimonianze di alcuni rappresentati di ong presenti è stato proprio quello l'inizio dei primi spari.
Telefonate registrate di medici del maggiore ospedale della città gridano alla strage, ma ripeto, probabilmente non ne potremo mai conoscere le dimensioni reali.
Forse non sarà una notizia che scuoterà l'opinione pubblica ed è probabile che domani mattina le prime pagine dei giornali si occuperanno delle frasi di berlusconi alla festa del pdl.
Non è per questo , infatti, che ho deciso di riportarla.
Mi ha suggerito una riflessione in merito ai nostri diritti, che ancora reputo dei doveri, di cui godiamo e che non esercitiamo.
Non vorrei finire sul pietismo , ma è una realtà che gran parte delle persone del mondo non possono neanche immaginare un mondo migliore di quello in cui vivono e i pochi che hanno l'ardire sono consapevoli di poter pagare con la vita i propri sogni (l'Iran degli ultimi mesi e l'es sopra citato sono alcuni degli esempi).
E noi?noi che possiamo manifestare, eleggere, scrivere, parlare , pensare, informarci , studiare,viaggiare conoscere....che facciamo???
Ci accontentiamo di un paese scadente, mediocre che utilizza la nostra pigrizia mentale e la nostra abitudine ai privilegi per alimentare un sistema fallimentare che non si occupa dei nostri interessi.
Ho il terrore di cosa accadrà quando ci sveglieremo la mattina e leggermo sul giornale, magari su un piccolo trafiletto in quarta pagina dopo gli improperi del politicante di turno, che quei diritti non li abbiamo più.......
tanto a cosa servivano???
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